martedì, luglio 18, 2006

Schemi mentali

In questi giorni la maggioranza dei commenti sulla crisi libanese e' sullo stesso modello.
C'e' un buono e c'e' un cattivo con il conseguente diritto alla difesa del primo da parte del secondo.
Quello che cambia e' l'attribuzione dei ruoli.
La cosa curiosa e' che molti commenti cominciano con una dichiarazione di neutralita' che viene abbandonata quasi subito per tornare ad uno schema semplice.
Individuare un nemico e' gratificante e consente di risparmiare energie mentali.
Questo a livello personale. Nel mio caso e' stato cosi' per la finale dei mondiali di calcio quando mi sono trovato a partecipare, insieme a persone che considero normalmente dei coglioni, alla bagarre contro la Francia, senza stare a pensare discorsi complicati sull'etica dello sport e agli scandali del calcio.
E' bastato pensare alla Francia come nemico.
In una visione di "poteri forti" e di "controllo sociale" questa economia di pensiero da parte di gruppi consistenti di individui consente ai "poteri forti" di risparmiare anche risorse operative.
Il concetto e' familiare: e' quello di "panem et circences".
Non sono piu' convinto, come quando ero un piccolo scolaro, della validita' assoluta di questo concetto perche' non sono piu' convinto della dicotomia tra "poteri forti" e "popolo sottomesso" e uso le virgolette per questo.